Un Napoli svagato e senza idee esce sconfitto contro la Lazio: come già accaduto nella scorsa stagione, i biancocelesti sono riusciti a superare gli azzurri, dopo una partenza incerta nei primi 30 minuti. Ma poi, nella successiva ora di gioco, la Lazio ha dimostrato una prestazione pressoché perfetta.
Nonostante il 62% di possesso dei campioni d’Italia, la squadra è apparsa in uno stato di sonnolenza persistente, priva di idee e coesione in campo. La capacità di capitalizzare le numerose opportunità create è sembrato essere un optional non incluso nel pacchetto di questa partita.
Non facciamoci ingannare dai numeri dei tiri in porta, con un sorprendente 22-6 a favore degli azzurri, perché alla fine del giorno, il calcio è un gioco di squadra, non una competizione per vedere chi può sparare più volte verso la porta avversaria.
La partita è stata caratterizzata da cinque gol, ma il VAR ne ha annullati due per fuorigioco alla Lazio di pochi centimetri. Il Napoli ha avuto il controllo nei primi 30 minuti, ma la mancanza di concretezza è stata la sua dannazione. È come avere un mago che sa come fare sparire il pallone nella rete, ma ha dimenticato la formula magica.
Uno dei punti deboli della partita è stata la condizione di Kvaratskhelia, un giocatore proveniente da un altro mondo piuttosto che il miglior giocatore della Serie A dello scorso anno. Ma a essere onesti, l’intera squadra sembrava ancora in precampionato, con le gambe pesanti e le menti annebbiate dai carichi di lavoro estivi.
L’impressione generale è che il Napoli stia lottando per effettuare una transizione tra lo stile di gioco di Luciano Spalletti e quello di Rudi Garcia. Un passaggio che richiede tempo e la squadra ne ha bisogno ora più che mai. Sfortunatamente, la pausa per le nazionali arriva nel momento peggiore possibile. L’allenatore azzurro avrà bisogno di tutto il tempo possibile per lavorare sugli errori emersi durante la partita contro la Lazio e per migliorare la coesione sul campo.
La partita si è conclusa con la vittoria della Lazio, non tanto per merito proprio, ma piuttosto per l’amnesia collettiva del Napoli. Ma non si può fare a meno di dare credito alla Lazio per aver sfruttato al meglio gli errori altrui.
Una piccola curiosità: nessun azzurro è stato ammonito in campo, perché sembrava che la squadra avesse dimenticato anche come commettere fallo. Un segno di una serata davvero memorabile.