Uno dei temi principali messi in luce durante il Congresso è la Sclerosi Multipla (SM). Secondo Gioacchino Tedeschi, past president della SIN e presidente dell’evento, “La SM interessa circa 126.000 persone in Italia, prevalentemente giovani donne”. Con il tempo, questa malattia assume una natura cronica. Tuttavia, la ricerca ha fatto passi da gigante: “Oggi disponiamo di oltre 20 farmaci capaci di alterare significativamente l’evoluzione della malattia”, afferma Tedeschi.
Oltre alla SM, il Congresso ha anche affrontato altre malattie neurologiche di rilievo come l’emicrania, l’ictus, l’epilessia e le demenze, in particolare l’Alzheimer. La ricerca in questi campi ha portato a significativi progressi diagnostiche e terapeutiche. Ad esempio, nel campo delle demenze, sono emerse novità diagnostiche che consentono una diagnosi più accurata e precoce, con grande attesa per i risultati dei trials clinici su pazienti in fase iniziale di declino cognitivo.
Una novità dell’evento di quest’anno è stata l’enfasi sulla telemedicina. La pandemia di Covid-19 ha accelerato la digitalizzazione nel settore sanitario, introducendo nuove modalità di interazione tra medico e paziente. In particolare, la SIN ha organizzato un simposio dedicato alla telemedicina, sottolineando l’importanza di adattarsi alle nuove tecnologie pur mantenendo la centralità della figura del neurologo.
In collaborazione con diverse società scientifiche, il Congresso ha sottolineato l’importanza della ricerca e della collaborazione multidisciplinare in neurologia. La malattia di Alzheimer, le epilessie e la nevralgia trigeminale sono solo alcune delle tematiche affrontate nei simposi.
In conclusione, il 53° Congresso della SIN ha ribadito l’importanza di una costante evoluzione e aggiornamento nel campo della neurologia. La rapida progressione della ricerca, le collaborazioni interdisciplinari e l’integrazione delle nuove tecnologie rappresentano i pilastri su cui si baserà la neurologia del futuro, sempre con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti.