UN CORTEO CHE PARLA AL CUORE DEL MONDO
Roma si appresta a vivere una giornata che resterà impressa nella sua storia millenaria.
Sabato 26 aprile 2025, la città eterna accompagnerà Papa Francesco nel suo ultimo viaggio terreno.
La Messa esequiale avrà luogo alle ore 10:00, sul sagrato della Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio.
Al termine della celebrazione, il feretro lascerà San Pietro senza attraversare Piazza San Pietro, ma uscendo dalla Porta del Perugino, iniziando così un percorso fortemente simbolico.
Il corteo, procedendo a passo d’uomo, attraverserà Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Venezia, i Fori Imperiali, il Colosseo, per poi risalire via Labicana e via Merulana fino a raggiungere il quartiere Esquilino.
Un cammino di circa sei chilometri, che ricalca idealmente l’antica Via Papalis, la strada che i Papi percorrevano all’inizio del loro mandato episcopale.
La durata prevista è di circa mezz’ora: trenta minuti di raccoglimento, lungo i luoghi più emblematici della fede e della storia romana.
UNA SCELTA CHE PARLA AGLI ULTIMI
La destinazione del corteo non è casuale.
Papa Francesco ha scelto di essere tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, rinunciando alla tradizionale sepoltura nelle Grotte Vaticane.
Un gesto che conferma, fino all’ultimo, la sua volontà di restare accanto al popolo, agli ultimi, ai dimenticati.
La Basilica di Santa Maria Maggiore si trova a soli sette minuti a piedi dalla Stazione Termini, principale porta di accesso alla Capitale.
Una posizione che non solo facilita la visita dei fedeli, ma assume un significato profondo: chiunque, senza distinzione di ceto, potrà facilmente raggiungere la sua tomba.
Come amava ripetere:
“Desidero restare dove pregano i semplici.”
Il quartiere Esquilino, diventa così il luogo che accoglierà il riposo eterno di un Papa che ha fatto della prossimità ai poveri il cuore del suo pontificato.
SICUREZZA E ORGANIZZAZIONE
Roma sarà blindata per garantire la sicurezza dei partecipanti.
Strade chiuse, aree interdette, sorveglianza aerea e controlli capillari trasformeranno il centro in una zona protetta.
Nonostante questo, l’organizzazione ha voluto mantenere intatta la dimensione popolare dell’evento: sarà infatti potenziato il servizio delle linee metropolitane, mentre i mezzi di superficie saranno sospesi solo nell’area centrale, per agevolare l’afflusso dei fedeli.
UN FUNERALE SEMPLICE
La cerimonia sarà improntata alla massima sobrietà.
LESS IS MORE
Niente sfarzi, niente solennità eccessive
Papa Francesco sarà deposto in una semplice bara di legno, rivestita internamente in zinco, con accanto solo un rosario, l’anello papale e alcune monete commemorative.
Un velo bianco coprirà il suo volto, in segno di purezza e semplicità.
Le spese dei funerali, comprese tra cinquecentomila e ottocentomila euro, saranno interamente coperte da un benefattore anonimo, rispettando così la volontà del Pontefice di non gravare sulle casse della Chiesa.
IL MESSAGGIO CHE RIMANE
Con questa ultima scelta, Papa Francesco lascia un testamento morale che va oltre il suo pontificato.
Non sarà necessario attraversare portoni vaticani o superare barriere di protocollo per rendergli omaggio.
Sarà sufficiente un semplice cammino di sette minuti, partendo dal luogo dove ogni giorno transitano viaggiatori, poveri, pellegrini, lavoratori.
Ancora una volta, Francesco parla con i fatti:
“Essere vicini agli ultimi non è una strategia sociale, è il cuore del Vangelo.”
Franciscus