Da questa estate, la mia condizione fisica ha avuto momenti di alti e bassi. Ho affrontato giornate estremamente difficili, con dolori mai sperimentati prima, e periodi che sembravano interminabili, senza riuscire a spiegarmi il motivo del mio dolore.
Tuttavia, questi episodi difficili ora sono meno frequenti e riesco a gestirli meglio. Ho sperimentato diverse terapie, iniziando con farmaci potentissimi, per poi passare a creme omeopatiche, stretching, e allenamento fisico. Il sostegno più grande in questo viaggio è stata la certezza dell’Amore. E quando parlo di Amore non intendo quello dell’umana percezione ma ad un qualcosa di più.
Chi mi ha vissuto in questi mesi sa quanto fosse arduo per me persino camminare o respirare senza provare dolore. La mia malattia ha mostrato nuove complicazioni nel cervello portando nuove aree a creare casini, e le analisi non sono state delle più rassicuranti.
Non ho mai mancato una Messa la domenica, mantenendo una presenza costante nella mia fede, anche quando il sabato non mi muovevo nel letto.
Ho sempre pregato San Giuda, ma non per la guarigione o il benessere. La mia richiesta a lui è rimasta invariata dal 2012 quando feci la Sua conoscenza; la sclerosi l’ho scoperta nel 2018.
Oggi, riesco a uscire sia in auto che in moto.
Il mio allenamento quotidiano inizia al mattino mentre lavoro da casa, combinando lo stretching, esercizi cardio, e sollevamento pesi.
Uso la moto per completare l’allenamento quotidiano. Con la mia Pegaso arancione, il mio cavallo alato, vado in giro per la città riscoprendo posti a me sconosciuti.
Al momento però mi concedo spesso giri nei miei posti preferiti, luoghi a me cari: provando i diversi caffè al Vomero, per poi scendere per Soccavo, attraversare Fuorigrotta, e salire fino a Posillipo, dove visito il laboratorio di Ceramica e Artisti, sede della nostra Onlus.
Infine, ritorno per la stessa strada, Posillipo, Coroglio, Cavalleggeri fermandomi allo stadio da mio cugino, al Crazy Shopping, dove a volte incontro clienti. Ho ripreso a fare consulenze informatiche così per allenare anche il cervello e per finanziare i miei progetti.
Questa la routine della settimana, la domenica tempo permettendo caffè alla Petrarca e immense passeggiate al Virgiliano … dovrei portarmi il tappetino per fare yoga.
Questa routine è diventata il mio modo di riprendere a vivere.
Sto a casa quanto basta, ma dovrebbe esserci spazio anche per uscire la sera ma al momento mi manca una complice e no, non mi accontento di una qualunque; ma questa é un’altra storia.
Durante il giorno, ho molti incontri, tutte persone sconosciute ed ho scoperto che non mi dispiace, sono sempre un burbero amante della solitudine ma ogni tanto non fa male.
Incontro persone con cui nasce spontaneamente una conversazione, mi raccontano le loro storie.
Non si sa mai cosa la vita possa riservare; l’unica certezza è che sarà ciò che è scritto nel cielo.
Dove mi porterà, non lo so.
Chi incontrerò, non ne ho la più pallida idea.
Sono certo, però, che qualsiasi sia la direzione, sarà la strada giusta, quella che devo percorrere per essere felice.
Nulla accade mai per caso !