Lazio-Napoli 0-1: la Lazio fa il Bis, il Napoli sprofonda
La Lazio sbanca il Maradona; battuti ancora una volta in meno di 3 giorni. È finita 0-1 con un goal di Isaksen al 78’, una rete chirurgica arrivata dopo un errore fatale di Neres e un contropiede impeccabile dei biancocelesti. Un Napoli spento, contratto, privo di idee e di mordente. Gli azzurri hanno spinto poco e male, mentre Conte ha ritardato le sostituzioni. Baroni, invece, ha giocato con astuzia e coraggio, inserendo due attaccanti quando serviva per decidere la partita.
C’eravamo illusi che dopo l’eliminazione in Coppa Italia le cose sarebbero andate diversamente. Ci aspettavamo una squadra affamata, pronta a riscattarsi e a vendicare la delusione. E invece no. Il palo di Anguissa e qualche sporadico tentativo di Kvaratskhelia sono stati solo lampi in una notte buia. Troppa confusione, troppe idee mancate, troppo poco Napoli. La Lazio ha vinto con ordine e concretezza, mandandoci ancora una volta al tappeto.
Alla fine della partita, lo sconforto è totale. Giovedì speravamo in una reazione, ma la realtà ci ha dato un’altra lezione. Non ci avevamo capito un cazzo.
E forse, questo non vale solo per il calcio. La delusione di stasera lascia presagire che in altri ambiti della nostra vita potremmo essere ugualmente fuori strada. Forse siamo troppo tifosi, troppo ottimisti, troppo sognatori, troppo romantici. La realtà è un’altra, fredda e implacabile.
Essendo NapoliPatico ogni volta che il Napoli gioca una partita del genere, mi preparo ad affrontare una settimana sottotono. Ma, in un momento di realismo disarmante, forse “sottotono” è troppo ottimista: si tratta di una apatia cronica.
Un caro amico avrebbe detto: “E ccose nun vann bbone!” E stavolta non serve nemmeno ascoltare la conferenza stampa di Don Antonio. Perché tanto è inutile, lo avete letto nel titolo.
Luciano Auriemma