Quando scriviamo qualcosa, potremmo riferirci a noi stessi o ad altri, e la chiarezza del messaggio può variare ampiamente. La questione fondamentale è: il messaggio che abbiamo inteso trasmettere arriva in modo chiaro al destinatario previsto? Nel marketing, le strategie sono ben consolidate: è relativamente semplice codificare e manipolare la psiche dell’acquirente. Ma quando si tratta di sentimenti personali, le stesse parole possono essere interpretate in maniere così diverse da creare confusione.
Nei social media, questa confusione è ancora più evidente. Un commento, un post, un like possono essere fraintesi o mal interpretati, e la soggettività nella percezione dei toni rende il contesto ancora più sfuggente. Una comunicazione vaga, pensata per esprimere un disagio, può lasciare il destinatario nel dubbio su chi o cosa sia il vero focus del messaggio.
In questa complessa rete di comunicazione, diventa essenziale una maggiore chiarezza. In un mondo dove le parole possono essere interpretate in innumerevoli modi, è fondamentale che il messaggio sia trasmesso in modo chiaro e comprensibile, senza ambiguità. La comunicazione diretta e autentica diventa quindi non solo una scelta, ma una necessità per evitare fraintendimenti e per trasmettere in modo efficace ciò che veramente intendiamo.
Le parole hanno il potere di unire o dividere, e spetta a noi usarle con saggezza e precisione.