Le relazioni autentiche, specialmente quelle amorose, possono offrire un rifugio sicuro e costante in mezzo alle tempeste della vita. Quando si è diagnosticata una malattia come la sclerosi multipla, l’idea di intraprendere o mantenere una relazione potrebbe sembrare egoistica a prima vista. Dopo tutto, perché dovremmo voler “gravare” un’altra persona con le nostre sfide? Ma questa mentalità può rivelarsi un inganno. L’egoismo, in realtà, sta nel chiudersi alla vita e all’Amore. Chi vuole esserci, ci sarà, a prescindere dalla malattia.
Per fare un esempio personale, all’inizio, la mia percezione della malattia era avvolto da un velo di solitudine. Tuttavia, con il tempo, ho compreso l’importanza fondamentale dell’Amore e dell’affetto autentico nel mio percorso. Una relazione di coppia, la famiglia, il desiderio di creare una famiglia stessa, sono diventati pilastri nella mia vita. Questi legami, questi affetti consolidati, sono stati una fonte inesauribile di forza e di speranza.
Oltre a questi aspetti emotivi, l’amore produce effetti tangibili sul nostro corpo e sul nostro cervello. Quando siamo innamorati, il cervello rilascia una serie di sostanze chimiche che influenzano il nostro stato d’animo, le nostre emozioni e persino la nostra salute fisica. Sostanze come l’ossitocina, le endorfine, la dopamina e la serotonina non solo ci fanno sentire bene, ma hanno anche un impatto positivo sul nostro corpo. La riduzione dello stress, ad esempio, è associata a una minore infiammazione, a un sistema immunitario più forte e a una migliore salute cardiaca.
In sintesi, l’Amore e gli affetti profondi non sono solo balsamo per l’anima, ma hanno effetti concreti sulla salute fisica e mentale. Ecco perché, in presenza di una condizione come la sclerosi multipla, avere affetti consolidati può rappresentare un elemento fondamentale nel percorso di gestione e convivenza con la malattia. Avere al proprio fianco persone che ci amano e ci sostengono incondizionatamente può, in effetti, essere la medicina più potente di tutte.