Diceva un amico che non c’è più che tra numeri uno ci si capisce.
Con Angelo, non so se ci siamo mai parlati direttamente, non puoi saperlo, ci sono stati dei messaggi scambiati su IG ai tempi della campagna marketing di iosclero.it mentre al telefono per i diritti abbiamo parlato con lo studio legale e questo è sicuro perchè io proposi un pezzo all’interno dello sketch al Festival.
Ma una cosa la sappiamo, Angelo è un grande artista, come piace a noi.
La sua schiettezza e il suo spirito ribelle lo rendono unico, capace di affrontare tutto senza mai perdere l’ironia.
Angelo Duro non è solo un comico, ma un artista completo. La sua capacità di dire ciò che pensa senza filtri lo rende unico nel panorama italiano. È irriverente, geniale e capace di trasformare ogni situazione in una lezione di vita nascosta dietro una risata. Per me, Angelo è un grande, e lo dico per davvero!! … e con “Io sono la fine del mondo” ha dimostrato di saper portare la sua energia anche sul grande schermo.
Diretto da Gennaro Nunziante, il film è una commedia brillante e irriverente, capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo.
Angelo è un autista romano con un lavoro insolito: portare a casa adolescenti ubriachi dopo le notti folli nei locali. La sua vita scorre in equilibrio tra sarcasmo e cinismo, fino a quando una telefonata della sorella lo trascina in una nuova avventura. Da Palermo, lei gli chiede di prendersi cura dei genitori anziani per darle la possibilità di andare in vacanza.
Inizia così una serie di situazioni comiche e surreali, in cui Angelo trasforma l’occasione in una sorta di “rivincita” per i rigidi anni della sua infanzia. Ma tra una gag e l’altra, emerge una storia che parla di legami familiari, crescita e, in fondo, della capacità di affrontare con leggerezza anche i momenti più complessi della vita.
Il film è un perfetto esempio di come la comicità possa essere usata per sdrammatizzare e affrontare le difficoltà. Angelo Duro, con la sua genialità irriverente, porta una ventata di freschezza al cinema italiano. Il suo stile diretto e senza filtri riesce a far ridere e, allo stesso tempo, a mettere in discussione pregiudizi e convenzioni.