Un’indagine recente dell’Osservatorio InSIdE, in collaborazione con Pulse Advertising, Eumetra e Università di Pavia, ha gettato luce su questa crescente tendenza. L’indagine ha rivelato che un impressionante 57% degli italiani considera e acquista prodotti basandosi sui consigli degli influencer.
Ma chi sono questi italiani che seguono gli influencer? Sono 28 milioni, ovvero il 76% della popolazione tra i 16 e i 65 anni. Sorprendentemente, 21 milioni di questi seguono più di due influencer, una cifra che rivalizza con l’audience della televisione tradizionale.
Tuttavia, non tutti i social media sono uguali. La Gen Z preferisce piattaforme come YouTube, Instagram e TikTok, mentre i Millenials sono più inclini verso Instagram, Telegram e Facebook. Quest’ultimo, Facebook, è ancora la scelta dominante per la Gen X.
Anche se una vasta maggioranza delle persone (64%) preferisce che gli influencer presentino contenuti autentici, più del 40% comprende che ciò che viene presentato sui social media potrebbe non rappresentare la realtà quotidiana dell’influencer. Ciò nonostante, gli utenti tendono ad accettare questi messaggi con consapevolezza.
Il potere di persuasione degli influencer è particolarmente evidente quando si tratta di settori come cucina e alimentazione, viaggi, musica, abbigliamento e tecnologia. Questi sono gli argomenti più seguiti con una percentuale che varia dal 20% al 28%.
La fiducia è un altro aspetto cruciale. Quando un influencer collabora con un marchio, la fiducia del pubblico rimane robusta, con solo il 16% che esprime scetticismo. La Gen Z e i Millenials tendono ad avere maggiore fiducia nei contenuti sponsorizzati, mentre i boomers sono generalmente più cauti.
In conclusione, gli influencer hanno conquistato una posizione di rilievo nel panorama italiano del marketing e della pubblicità. Con la loro capacità di raggiungere e influenzare vasti segmenti della popolazione, rappresentano una risorsa inestimabile per i brand che cercano di navigare nel complesso mondo dei social media.