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Il mistero della Pulsar

L’universo è un luogo di meraviglie insondabili, e ogni tanto ci riserva sorprese che sfidano la nostra comprensione. L’ultima di queste straordinarie scoperte riguarda la pulsar identificata come PSR J1023+0038, il cui comportamento, appena rivelato da uno studio pubblicato su Astronomy & Astrophysics, ha gettato luce su uno dei fenomeni più enigmatici dell’astronomia.

Cos’è una pulsar? Immaginate una stella di neutroni altamente magnetizzata e in rapida rotazione, il cui fascio di radiazione elettromagnetica interagisce con la nostra linea di vista sulla Terra. Questo fenomeno fa sì che la stella, apparentemente, “pulsazioni” come un faro celeste. Una di queste pulsar, PSR J1023+0038, situata a 4500 anni luce dalla Terra nella costellazione del Sestante, sta attualmente al centro di un mistero celeste avvincente.

Nel corso degli ultimi dieci anni, questa pulsar ha intrapreso un processo di accumulo di materia prelevata dalla sua stella compagna, formando un disco di materia intorno a sé. Tuttavia, il risultato di questo processo è stato quanto di più bizzarro potessimo immaginare.

La luminosità della PSR J1023+0038, nel corso del processo di accumulo, è divenuta altamente variabile. La pulsar sembra oscillare tra due modalità: “alta” e “bassa”. Nella modalità “alta”, emette intensi raggi X, luce ultravioletta e luce visibile, mentre nella modalità “bassa”, la sua luminosità diminuisce in queste frequenze e si intensifica nelle onde radio. Sorprendentemente, la pulsar rimane in ciascuna modalità per diversi secondi o minuti, prima di passare rapidamente all’altra.

Il mistero si infittisce quando si scopre che questa alternanza di stati è dovuta a una complessa interazione tra il vento emesso dalla pulsar, un flusso di particelle ad alta energia, e la materia che la circonda. Nella modalità “bassa”, la materia diretta verso la pulsar viene espulsa in un getto stretto perpendicolare al disco, riscaldandosi nel processo. Quando il sistema entra nella modalità “alta”, questa materia calda emette luce intensa, compresi i raggi X, prima di essere espulsa dalla pulsar tramite il getto.

Questo straordinario comportamento è stato scoperto attraverso una campagna osservativa con il coinvolgimento di dodici telescopi, terrestri e spaziali, tra cui il Very Large Telescope (VLT) e il New Technology Telescope (NTT) dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO), oltre all’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), di cui l’ESO è partner.

L’enigma di PSR J1023+0038 è un chiaro esempio di quanto poco sappiamo ancora sul nostro vasto universo. Gli astronomi e gli scienziati stanno lavorando instancabilmente per decifrare questa affascinante puzzle cosmico, aprendo nuove strade per la nostra comprensione dell’astronomia e dell’evoluzione delle stelle.

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