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Dematerializzazione prescrizioni mediche impatti sulla privacy

Iniziamo

C’era una volta la prescrizione medica su foglio di carta bianca per i farmaci a carico del paziente. Quante volte ci siamo lamentati della difficoltà nel comprendere ciò che ci viene prescritto e delle sigle abbreviate della posologia; a volte, anche in farmacia, si fa fatica a interpretare la grafia del medico.

Scommetto che è stato prescritto q.b. “quanto basta”, a.p. “a piacere”, c.v.f.t.s.f.t. “comme vuò fa’ tu, so’ fatt tuoi”[*1].

La novità

Dal 2025 le prescrizioni su ricetta bianca, quelle non a carico del Sistema Sanitario Nazionale dovranno essere gestite in modo elettronico. Ci sono diverse complicazioni riguardo alle regioni che aderiscono alla ricetta dematerializzata. Per quanto riguarda la Campania abbiamo la data di adozione fissata al 31/05/2022 link STS.

Prima o poi, sarà tutto digitalizzato è solo una questione di tempo.

Se ti sei affezionato alle ricette bianche inviate via WhatsApp, complete di firma e timbro del medico da mostrare al farmacista, preparati a dimenticarle!

La dematerializzazione delle prescrizioni di farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale è prevista dall’articolo 54 della legge di bilancio, secondo la quale “tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (Sasn) e dei cittadini sono effettuate nel formato elettronico”.

L’articolo de Il Sole 24 Ore evidenzia la fine alle ricette cartacee in favore di un sistema di prescrizione elettronica, previsto per il 2025. Tuttavia, ci sono problemi tecnici e organizzativi che potrebbero ostacolare la transizione. Le regioni devono ancora completare l’adeguamento dei loro sistemi informatici, e ci sono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati e alla formazione del personale. Nonostante i vantaggi attesi, come una maggiore efficienza e riduzione degli errori, la strada verso la digitalizzazione delle prescrizioni mediche presenta sfide significative.

La scatola nera sanitaria

In analogia a quanto accade nel settore automobilistico, dove dal 7 luglio 2024 tutte le auto nuove vendute in Italia dovranno essere dotate di serie determinati sistemi di assistenza alla guida gli ADAS[*2]. Senza mezzi termini questi aiuti alla guida non sono altro che sensori digitali che confluiscono nella scatola nera[*3] come per l’auto anche in campo sanitario si sta costituendo la scatola nera sanitaria.

Siamo in un modello che delinea scenari di dittatura sanitaria, link STS.

Osservazioni e critiche, “La dematerializzazione della ricetta bianca consente”:

  • “una standardizzazione della prescrizione, oggi redatta manualmente dai medici e spesso senza l’ausilio di gestionali che permettono di controllare che siano presenti tutti gli elementi obbligatori che devono essere inseriti” – Standardizzare significa unificare l’intero processo di prescrizione in un sistema omogeneo, criticando i medici di base che non adottano sistemi gestionali informatizzati. Questa mancanza di digitalizzazione porta a errori, come l’omissione di elementi obbligatori nelle ricette bianche, facendo apparire i medici come se non fossero in grado di gestire correttamente le prescrizioni, praticamente degli stolti.
  • “una maggior sicurezza per il farmacista sui farmaci da erogare e per quante volte, secondo la normativa” – Tuttavia, nemmeno i farmacisti sono esenti da critiche, degradandoli a meri venditori da banco gettando alle ortiche la loro professionalità in nome della sicurezza.

Osservazioni e critiche, “Il Sistema Tessera Sanitaria effettua in tempo reale i controlli che consentono”:

  • “la corretta identificazione del paziente” – Quindi, è chiaro che il Sistema Tessera Sanitaria (STS) richiede i dati identificativi del paziente, poiché la ricetta bianca, pur indicando correttamente il paziente, non è ancora digitalizzata.
  • “la corretta identificazione del medico” – Attento medico che STS ti controlla.
  • “l’esistenza del farmaco da prescrivere e da erogare, grazie all’interconnessione con la banca dati del prontuario AIFA, nonché la verifica del numero massimo delle possibili ripetizioni consentite” – Tutto chiaro? Banche dati, flussi digitali, prontuari e controlli.

Scenari sulla privacy

Il Pierino di turno dirà “io non ho nulla da nascondere”, al momento si sta digitalizzando tutto e poi?

Osservazioni veloci:

  • Il medico di base sarà obbligato a adottare sistemi informatici e a utilizzare software, probabilmente in cloud, che si collegheranno telematicamente per trasmettere i dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS). Tuttavia, sorgono preoccupazioni riguardo alla privacy: le nostre informazioni personali sono vulnerabili in due punti critici, ovvero nel software utilizzato e nel sistema STS stesso.
  • I nostri dati sensibili non sono al sicuro, come dimostrano i numerosi attacchi hacker subiti da ASL e Ministeri. Inoltre, le informazioni riguardanti eventuali attacchi ai medici di base non sono pubbliche, il che aumenta ulteriormente le preoccupazioni sulla sicurezza e la protezione dei dati personali.
  • Tutto digitale? Pandemia Cibernetica  l’abbiamo già subita, non c’è uno senza due non c’è due senza tre etc etc.

Non ti lamentare

  • Non lamentarti, perché se dovessi venire a mancare[*4], la tua signora non potrà riscuotere la polizza sulla vita. Questo avviene perché si considera un fattore di rischio analizzando la storia dei farmaci prescritti.
  • Non lamentarti, se il tuo medico non può prescrivere liberamente un certo farmaco da banco, poiché è vincolato a un prontuario stabilito per il bene del paziente.
  • Non lamentarti se, dopo un incidente stradale non causato da te, la compagnia assicurativa verifica che stai assumendo farmaci oppioidi per il mal di schiena e decide di non rimborsarti per il danno subito.

Soluzione?

Disobbedienza digitale, acquisteremo farmaci in Città del Vaticano e in Svizzera, apriremo caselle postali per comprare farmaci da banco nell’Unione Europea e ci allontaneremo dall’Italia.


Il presente articolo è stato redatto con software e sistema operativo libero. Immagine di copertina realizzata da Francesco Saverio Balzano con Inkscape, GIMP, fonti grafiche su licenza cc clicca qui.

[*1]: Dialetto napoletano: “come vuoi fare tu sono fatti tuoi” per meglio dire “come vuoi fare tu sono cazzi tuoi”.
[*2]: Gli ADAS, acronimo di Advanced Driver Assistance System, sono sistemi avanzati di assistenza alla guida.
[*3]: La scatola nera è un dispositivo utilizzato in vari contesti, come aerei e automobili, per registrare dati cruciali durante il funzionamento. In aviazione, ad esempio, registra informazioni sui voli e le comunicazioni della cabina di pilotaggio, utile per analizzare incidenti. In ambito automobilistico, può monitorare parametri di guida e prestazioni del veicolo. La scatola nera è fondamentale per la sicurezza e l’analisi post-evento.
[*4]: Beh, se crepi non ti puoi più lamentare ma, la vedova sì.

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