King, famoso per il suo tocco britannico e per aver dato vita alla magia di Paddington, si avventura nella fiaba senza freni, creando un protagonista inedito e carico di buone intenzioni. Willy, interpretato da Timothée Chalamet, incarna la purezza di un sognatore che non si arrende, nonostante le avversità e gli inganni che si frappongono tra lui e il suo desiderio di aprire una cioccolateria nel cuore della città.
Il film si sviluppa attorno a un cast eclettico, tra cui spicca la presenza di una singolare ragazzina, Noodle, costretta a ripagare un gesto generoso con l’ingiusto ruolo di schiava. Questa piccola comunità di sognatori si unisce, stringendo forte i propri desideri, nell’ardua speranza di vederli realizzati.
Il vero mattatore del film è Chalamet, che incanta come un burattino di un teatro vittoriano, ballando e saltando con leggiadria e interpretando le nuove canzoni scritte appositamente per questo musical, affiancando i classici motivi immortali dei capitoli precedenti.
E non è solo Chalamet a brillare: l’unico oompa loompa, che vale per cento con il suo umorismo e la sua autoironia, è interpretato da un Hugh Grant.
Tuttavia, questo nuovo capitolo sembra tradire lo spirito scanzonato e iconoclasta di Dahl, tanto amato da grandi e piccini in tutto il mondo. King dipinge Willy come un elfo gentile, privo di qualsiasi traccia di malizia o cinismo, relegando la cattiveria solo ai membri del “cartello del cioccolato” e alla locandiera interpretata dalla mitica Olivia Colman, una sorta di incrocio tra la Trinciabue di Matilda e la Mrs. Lovett di Sweeney Todd.
“Wonka” si presenta come un’esperienza visiva e musicale coinvolgente, ma i fan più accaniti potrebbero rimanere delusi dalla mancanza dello spirito irriverente e sbarazzino del suo leggendario creatore, Roald Dahl.