lunedì, Gennaio 6, 2025

UNA ROSA. NERA. STABILIZZATA

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Bella questa foto, vero? La base della foto è fatta con AI la rosa è scontornata ma è reale come certi ricordi che non appassiscono mai, anche se ci provi. Quando l’ho vista, mi ha colpito me ne sono innamorato a prima vista. E non so spiegarvelo, perché queste cose non si spiegano. Se non siete un po’ matti, non capireste.

L’altra sera, rispondendo a qualche iMessage sul Mac, per caso ho trovato un messaggio. Era lì, nascosto, sincronizzato, sopravvissuto al mio iPhone che l’aveva già cancellato. L’avevo letto velocemente, tanto da non assorbirne tutto il peso, e subito eliminato perché mi aveva ucciso dentro. Ma eccolo lì, riaffiorato. Per coincidenza? O forse no.

Non so cosa avrei fatto se fossi ancora stato sui social. Forse avrei scritto qualcosa, postato una canzone per esorcizzare il dolore. Ma non l’ho fatto, perché non vivo più in quel mondo di reazioni superficiali e algoritmi che manovrano le persone. È strano, sapete? Questa piattaforma – questa realtà piatta, quasi sovietica – ancora intrappola tanti in una gabbia fatta di apparenze e frivolezze e nessuno se ne rende conto, seguono quello che fa la massa. Io no. Io sono uscito. Io mantengo il punto e poi cosa volete mi sento più vicino al mio Amore alla mia Fede.

Non mi mancano i social, né il loro falso senso di connessione. Quando sento il bisogno di esprimermi, scrivo in questa rubrica, che oscuro o riapro a seconda di come mi detta la testa.

Mi mancano, semmai, i volti. Le voci. Quelle chiacchierate dietro ad un bancone, dove la vita era vera e non filtrata. È questo che vorrei recuperare, in qualche modo. Un rapporto diretto con le persone, ma senza telecamere puntate o notifiche a ricordarti che esisti solo se qualcun altro ti guarda.

Eppure, non sono mai solo. Vivo con i miei pensieri, e loro mi accompagnano sempre. Sì, sono un vecchio matto innamorato, ma non innamorato di un’idea o di un’illusione. Amo davvero, profondamente, senza calcoli o ragioni. Amo ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere. Amo anche ciò che non è mai stato, perché l’Amore – quello vero – non ha bisogno di realtà per esistere. Vive di sé stesso.

Mi manca il rapporto con la gente, ma so che ho bisogno di fare qualcosa per rimettermi in gioco. Qualcosa di mio, che mi permetta di stare con le persone, anche solo per poche ore. Voglio sentire il calore di una risata, di una parola scambiata senza secondi fini. Voglio vivere il Do for Love, sempre e comunque.

E allora penso a quel messaggio. A quella rosa nera. Non sono emozioni felici, ma sono vere. Sono la mia realtà, quella che affronto ogni giorno con Fede e Amore. Credo che ci sia qualcosa di grande, oltre ogni dolore e credo che valga la pena vivere per incontrarla.

E così vado avanti. Non so cosa mi riserverà la vita, ma so che non mi arrenderò mai. Perché, alla fine, vivere è questo: Amare, anche quando fa male. Anche quando sembra impossibile. Anche quando tutto ciò che hai è una foto di una rosa nera e un ricordo.

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