mercoledì, Marzo 12, 2025

UN WEEKEND TRA FAZZOLETTINI TISANE E INTROSPEZIONI

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Chissà perché, ogni fine settimana la storia si ripete. Raffreddore, sintomi influenzali, un esercito di fazzolettini sparsi sul letto. Eppure, non esco quasi mai e quando lo faccio mi copro con attenzione, consapevole che il mio sistema immunitario non è certo un baluardo inespugnabile. Il weekend sarebbe il momento perfetto per scendere, per incontrare gente, per vivere la città. A patto, ovviamente, che io lo volessi davvero. Ma puntualmente, mi ritrovo fermo, avvolto in coperte, con una tazza di tisana in mano e il naso perennemente chiuso.

Eppure, nonostante questo strano ciclo di reclusione forzata, so che prima o poi dovrò uscire dal mio guscio. Che decida o meno di frequentare un corso di recitazione, il mio nuovo incarico e il progetto della web TV mi porteranno inevitabilmente a interfacciarmi con le persone. Mi è sempre piaciuto stare in mezzo alla gente, eppure ogni volta che riapro questa porta si ripresenta lo stesso copione: collaboratrici, professioniste del settore, volti nuovi che inizialmente sono solo presenze nella redazione, ma che col tempo diventano conoscenze, poi amicizie, e infine situazioni ambigue, possibilità inaspettate, intrecci che si creano quasi per inerzia. È già successo e potrebbe succedere ancora.

L’isolamento che ho scelto dopo la chiusura del locale e il trasferimento a Roma non è stato casuale. Credevo e credo ancora che ci sia un filo invisibile che mi collega alla mia Luna. E viverlo in totale solitudine non è stato difficile, anzi. Ho costruito il mio mondo su misura, un universo in cui l’Amore vince sempre, perché è l’Amore che ho dentro a definire tutto. Non mi pesa stare da solo, non mi pesa vivermi questa dimensione senza interferenze esterne. Ma la realtà è diversa. E prima o poi, la realtà bussa alla porta.

Quando ti trovi a confrontarti con la realtà, con la vita vera, tutto diventa più chiaro. Non ci sono più illusioni, né spazio per le interpretazioni. Le cose si mostrano per quello che sono, senza filtri.

Se una persona non vuole far parte della tua vita, lo dimostra nei gesti, nelle scelte. Si allontana, prosegue per la sua strada, costruisce il proprio percorso senza voltarsi indietro. Ed è giusto così. Razionalmente dovrei capirlo fino in fondo ma mica lo so se ci riesco.

In un modo o nell’altro, bisogna accettarlo e andare avanti, lasciando che la vita segua il suo corso. Ripartire da zero, con la consapevolezza che ogni esperienza passata è stata solo un altro tassello di un viaggio che, forse, non ha ancora trovato il suo traguardo.

Sono pronto a questo? Sono pronto ad accettare la realtà per quella che è o continuerò a vivere nel mio sogno? Domande che per ora lascio sospese. Perché, nel frattempo, tra un colpo di tosse e un altro, continuo a dedicarmi a coperte, tisane e chilometri di fazzoletti, aspettando che questo raffreddore senza fine mi dia finalmente tregua.

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