Protagonisti di questa storia sono Lorenzo e Agnese, fratello e sorella legati da un profondo affetto ma divisi da destini opposti. La perdita del saponificio di famiglia, simbolo di sogni e speranze tramandati di generazione in generazione, segna l’inizio di un cambiamento radicale. Questo evento, che potrebbe sembrare una semplice sventura, diventa invece il catalizzatore di scelte che plasmano il futuro dei protagonisti.
Lorenzo, spinto dalla rabbia verso il padre Giuseppe, reo di aver venduto il saponificio di famiglia, sceglie di abbandonare tutto ciò che conosce per cercare un riscatto altrove e per tornare in paese per riconquistare quanto perso.
Agnese, invece, rimane saldamente ancorata alle proprie radici, incarnando l’attaccamento viscerale ai luoghi del cuore. La sua decisione di restare è un atto di coraggio tanto quanto quello di Lorenzo di partire.
I profumi di talco e sapone diventano metafora di una purezza e di una semplicità che il progresso e gli eventi stanno cancellando. Ogni pagina è intrisa di una nostalgia palpabile, un richiamo a un passato che si dissolve ma che continua a vivere nei ricordi e nei cuori di chi lo ha vissuto.
L’amore, capace di dividere e di riunire, si snoda lungo sentieri imprevedibili come il destino, aggiungendo un ulteriore strato di complessità a questa storia. Non è solo l’amore romantico a essere esplorato, ma anche quello familiare, fraterno e per la propria terra. Questi legami, spesso invisibili ma potentissimi, sono il vero motore delle azioni dei protagonisti.
“Domani, domani” non è solo il racconto di due vite a un bivio, ma un inno al coraggio di scegliere, al dolore del cambiamento e alla forza di chi sa rimanere fedele a se stesso anche quando tutto sembra crollare. Giannone ci regala un romanzo che ci lascia con l’eco di un “domani” che è sempre un po’ oggi. In queste pagine, ogni lettore potrà ritrovare un pezzo di sé, un ricordo, una speranza per il domani.